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Età dell'argento

Poiché al suo vecchio Dio nojoso e lento
Dal suo maggior figliuol fu tolto il regno,
Seguì il secondo secol dell'argento,
Men buon del primo, del terzo più degno;
Che fu quel viver lieto in parte spento,
E all'uom convenne usar l'arte e l'ingegno,
Servar modi, costumi e leggi nove,
Siccome piacque al suo tiranno Giove.
Egli quel dolce tempo, ch'era eterno,
Fece parte dell'anno molto breve,
Aggiungendovi state, autunno e verno,
Foco empio, acuti morbi e fredda neve.
S'ebber gli uomini allor qualche governo
Nel mangiar, nel vestir, or grave, or leve,
S'accomodaro al variar del giorno,
Secondo ch' era in Cancro o in Capricorno.