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Ercole al bivio L. Pasinelli (1690)
Ercole al bivio L. Pasinelli (1690)

Nelle righe che seguono leggeremo come Diodoro Siculo, spiega l'origine dei Galli

Nella Celtica in antico - così affermano - era sovrano un uomo illustre, che ebbe una figlia di una statura fuori dalla norma e che, quanto ad avvenenza, superava tutte le altre ragazze. Ma costei, insuperbita per la propria forza fisica e la meravigliosa avvenenza, rifiutava ogni pretendente che la chiedeva in moglie, poiché pensava che nessuno di costoro fosse degno di lei.
Poiché, nel corso della sua spedizione contro Gerione, Eracle arrivò nella Celtica e vi fondò la città di Alesia, la ragazza, vedendo Eracle ed ammirandone il valore e la superiorità fisica, ne accettò gli abbracci con tutto l’ardore, in quanto anche i suoi genitori avevano dato il loro consenso.
Unitasi con Eracle generò un figlio di nome Galate, che superava di molto gli uomini della tribù in qualità d’animo e in forza fisica; quando si fu fatto adulto e succedette sul trono dei suoi padri, si assicurò il possesso di ampia parte del territorio confinante e compì grandi imprese di guerra. Divenuto famoso per il suo coraggio, chiamò i suoi sudditi Galli, dal proprio nome, e da loro prese nome tutta la Gallia.
La tradizione conosceva anche un altro Galate eponimo dei Galati, cioè dei Celti, il quale era figlio di Polifemo e Galatea.