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RACHOS

ῥάχους, Con questo termine i Trezenii chiamarono l'Oleastro (ritorto) in cui si impigliarono le redini del cocchio di Ippolito, che per questo si capovolse e uccise il giovane.

RACIO

Ῥάκιος, Re della Caria sposo della profetessa Manto con la quale generò il famoso indovino Mopso.

RADAMANTO

Ῥᾰδάμανθυς, Figlio di Europa e di Zeus.

Fu un uomo onesto, giusto, redasse con saggezza la legislazione cretese, e per questo motivo alla sua morte Zeus lo nominò giudice dell'Ade, compito che divideva coi fratelli Minosse ed Eaco.

Secondo un altro mito, Radamanto regnava sulle Isole dei Beati assieme ad Alcmena che lì gli fu sposa.

RADINE E LEONTICO

Ῥᾰδῐνή καί Λεόντιχος, Giovane donna data in sposa ad un tiranno. Ma Radine era innamorata di Leontico, e per questo organizzò una fuga col suo amato; il tiranno venuto a conoscenza dei fatti, li uccise entrambi e su un carro mandò via i loro corpi. Successivamente, pentitosi richiamò indietro il carro e seppellì i corpi in un sepolcro lungo la strada che da Samo conduce all'Ereo. Da allora tutti gli amanti che sono afflitti da pene d'amore si recano nel loro sepolcro a recitare una preghiera.

RAIDNE

Una delle Sirene.

RAMNUSIA

Ῥαμνουσίς, epiteto di Nemesi a Ramnunte, dove aveva un magnifico tempio con una statua colossale opera di Agoracrito di Paro o di Diodoro o di Fidia.

RARIA

᾽Ραρίᾳ, Pianura in prossimità di Eleusi, secondo il mito fu la prima terra ad essere stata coltivata a grano.

RARIADE

᾽Ραριάς, epiteto di Demetra Eleusinia.

RARO

᾽Ρᾶρος, Padre di Trittolemo. Di lui poco sappiamo in quanto legato ai misteri Eleusini e per questo non venivano riportate notizie. Le scarse informazioni su questo personaggio ci pervengono da Cherilo di Atene nella sua opera Alope.

REA

Ῥέα, Titanide figlia di Urano e di Gea, sorella e sposa di Crono, fu madre di Demetra, Era, Estia, Ade, Poseidone e Zeus.

Rea, incinta dell'ultimogenito Zeus, stanca di vedere tutti i suoi figli divorati dallo sposo, dopo avere generato il figlio gli presentò una pietra avvolta da fasce.

Così il Titano divorò la pietra mentre Zeus fu nascosto in una grotta a Creta dove visse sino al momento in cui costringerà il padre con un potente emetico a rigettare i fratelli.

Il culto di Rea si fuse con quello della Grande Madre Cibele.

La dea accolse e guarì dalla follia Dioniso a cui insegnò i riti estatici che poi il dio diffuse per il mondo.

Secondo un mito dell’Arcadia, Rea riuscì a gabbare Crono anche per il neonato Poseidone che nascose in un gregge di agnelli e al suo posto offrì a Crono in pasto un cavallo.

Rea insegnò a Enone l’arte della profezia.

E Rea, congiunta a Crono, die' a luce bellissimi figli,
Istia, Demètra, ed Era, la Diva dall'aureo calzare,
Ade ch'à sotto la terra la casa, dall'animo forte,
cuore spietato, ed Enosigèo che profondo rimbomba,
e Giove, saggia mente, degli uomini padre e dei Numi,
sotto il cui tuono tutta si scuote l'ampissima terra.
Ma l'inghiottiva, come ciascuno dall'utero sacro
su le ginocchia della sua madre cadesse, il gran Crono,
che questo in mente aveva, che niun dei mirabili Uràni
fra gl'Immortali avesse l'onore del regno: ché aveva
saputo dalla Terra, da Uràno fulgente di stelle,
ch'era per lui destino soccombere al proprio figliuolo.
Per questo, ad occhi chiusi non stava: vegliava; ed i figli
suoi divorava. E Rea si struggea d'amarissima doglia
(Esiodo, Teogonia).

RECO

1) ῝Ροἳϰον, Uno dei due centauri (l'altro era Ileo) che cercarono di violentare la vergine cacciatrice Atalanta. Da abile cacciatrice li uccise trafiggendoli con le sue frecce.

2) Uno dei Giganti.

REGNIDA

῝Ρηγνίδας, Uno degli Eraclidi nipote di Temeno, condusse una spedizione contro Fliunte per riconquistare il regno. La maggioranza dei Fliasii ritennero opportuno dividere le terre con Regnida evitando così un sanguinoso scontro.

RENA

Ninfa dalla quale Oileo ebbe Aiace.

RENE

Ῥήνη, Ninfa, che Ermes la rese madre di Saone eponimo dei Saòi.

RENEA

Ῥήνεια, Isola posta in prossimità di Delo, praticamente sconosciuta se non per l'epidemia di peste che colpì gli Ateniesi. All'epoca gli Ateniesi si trovavano nell'isola di Delo con ingenti forze armate e per questo motivo morirono all'incirca diecimila persone fra civili e militari. Gli Ateniesi per la gravità dell’epidemia attribuivano la responsabilità del flagello alla divinità e, pertanto, in obbedienza ad un oracolo, purificarono l’isola di Delo sacra ad Apollo, che era stata contaminata, così si pensava, dai cadaveri che ivi erano stati sepolti. Gli Ateniesi perciò scavarono tutte le tombe che erano a Delo e trasferirono i cadaveri nell’isoletta chiamata Renea, non lontana da Delo. Promulgarono una legge che impediva di partorire e di seppellire nell’isola di Delo. Celebrarono infine delle festività, le Delie, in passato ricorrenti, ma trascurate poi per lungo tempo.

REO

΄Ῥοιώ, figlia di Stafilo e di Crisotemi, sorella di Molpadia o di Emitea. Reo incinta da Giove fu da suo padre rinchiusa in una cassa, e gettata in mare, che la portò sulle rive dell'isola di Delo. Reo vi partorì Anio, che pose sull'altare di Apollo, pregando il dio di allevarlo.

RESCINTIPE

Ῥήσκυνθης, soprannome di Era derivatole da un monte della Tracia, dove aveva un celebre tempio.

RESO

1) Ῥῆσος, Re della Tracia, figlio della Musa Euterpe (o di Calliope) e del fiume Strimone (o di Eioneo).

Era stato profetizzato che se lui avesse partecipato alla guerra di Troia, la città non sarebbe caduta.

Era già buio quando i Traci avevano finito di montare l'accampamento a poche centinaia di metri da Troia.

L'indomani avrebbero preso parte alla battaglia, ma durante la notte Diomede e Ulisse (dietro suggerimento di Atena) si intrufolarono nell’accampamento e lo uccisero per impedire che l'oracolo si verificasse, e, infatti esso diceva che Troia sarebbe diventata invincibile se i cavalli di Reso avessero potuto abbeverarsi una volta sola nell'acqua dello Scamandro. Iliade X, 474 ss. Soggetto della tragedia pseudo-euripidea Reso.

2) Altro Reso era un figlio di Oceano e di Tethis.

RETENORE

Ῥηϑήνωρ, uno dei compagni di Diomede, fu trasformato in uccello per avere disprezzato Afrodite.

RETRA o RETHRES

ῥήτρα, indica genericamente un accordo, un trattato o un decreto. Il termine fu usato da Plutarco in riferimento ad una legge della costituzione di Sparta, la grande retra, formulata in forma di oracolo dettato da Apollo e risalente all'VIII secolo a.C.

REXENORE

Ῥηξήνωρ, figlio di Nausitoo, e fratello di Alcinoo, fu ucciso da Apollo: non ebbe eredi maschi, ma una figlia chiamata Arete, che fu sposa di Alcinoo.

RIFEO

Ῥῑπαῖος (dei monti Rifei), era il più grande dei centauri, tanto che la sua gigantesca testa sporgeva sopra la chioma degli alberi più alti; fu ucciso da Teseo nella famosa centauromachia.

RINOCOLUSTE

΄Ῥινοϰολουστις, taglianasi soprannome di Eracle, perché aveva tagliato il naso agli ambasciatori Orcomenìi, i quali erano andati a chiedere il tributo ai Tebani.

RODE

Ῥόδη, sposa del Sole e divinità eponima dell'isola di Rodi.

Personificazione dell'isola di Rodi. Presunta figlia di Poseidone ed Afrodite, o di Anfitrite o di un'altra ninfa poco conosciuta (pare essere una certa Alia).

Rodo si unì ad Elio e dalla loro unione nacquero sette figli maschi chiamati Eliadi come tutti gli altri ed altre figlie del dio Elio.

…Ed ecco al suono d'entrambi
io con Diagóras venni, a cantare
la figlia marina d'Aphrodíte,
Rhódos sposa del Sole…
Pindaro, Olimpiche 7, 14.

Fu ritenuta madre di Fetonte.

Secondo un'altra versione Elio innamoratosi di Rodo, chiamò l'isola dal nome di lei Rodi, asciugò le acque che la coprivano, e dalla terra fece sorgere delle creature viventi gli Eliadi che erano sette (nati dal suolo come gli Sparti), ecco i loro nomi: Ochimo, Cercafo, Macar, Actine Tenage, Triopa e Candalo. Questi furono i primi a sacrificare ad Atena.

Diodoro Siculo nella sua “Biblioteca Storica” narra che Poseidone si innamorò di Alia (dea marina) sorella dei Telchini e con lei generò Rodo.

2) Una delle figlie di Danao.

RODOPE

Ῥοδόπη, sposa di Emo figlio di Borea e Orizia e re di Tracia, era figlia del dio fluviale Strimone. Venne mutata assieme al marito in monte (che furono chiamati con i loro nomi), Zeus volle così punirli per la loro iniqua gestione del potere nei confronti del popolo Tracio. Praticamente, imposero al popolo di venerarli come déi con i rispettivi nomi di Zeus e Era.

ROÈTO

Uno dei Centauri, era fra i più famosi della sua razza.

ROME

Ῥώμη, la Forza, e la Bravura personificate. Erinna di Lesbia la chiama figlia di Ares, dalla cintura d'oro, regina abile alla guerra che abita nell'Olimpo.

ROMO

Ῥῶμος, figlia di Ulisse e di Circe.

ROPALO

Ῥόπαλος, figlio di Festo e padre di quell'Ippolito re di Sicione che preda della paura si arrese all'esercito di Agamennone.