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ULISSE

Ulisse
Ulisse

Ὀλισεύς, figlio di Laerte e di Anticlea. Il vero nome di questo eroe era Odisseo, nome dal significato formidabile datogli dal nonno.

Ulisse, che significa lo zoppo in riferimento alla ferita riportata alla coscia in una battuta di caccia, fu l'epiteto che si preferì usare per questo personaggio.

Da parte materna Ulisse è nipote di Ermes. Re della pietrosa Itaca, aveva saputo da un oracolo che se si fosse recato alla guerra di Troia, il suo rientro sarebbe durato molti anni e avrebbe vissuto tutta una lunga serie di avventure penose sia per lui che per il suo equipaggio e per questo si finse pazzo, ma fu smascherato da Palamede e quindi costretto a partire.

Ulisse a sua volta smascherò Achille che il padre aveva nascosto nella corte di Sciro, inoltre si vendicò di Palamede facendolo incriminare con l’accusa di tradimento.

A Troia si distinse per la sua astuzia, peraltro già nota in tutto il mondo greco. Escogitò il trucco del cavallo di legno, che causò la caduta di Troia.

Dopo tante vicissitudini e tanti anni di sofferenze riuscì a ritornare nella sua Itaca dove secondo una leggenda, diversa da quella omerica, Ulisse, dopo l'uccisione dei Proci, avrebbe lasciato il regno a Telemaco e si sarebbe esiliato nelle selve dell'isola, per sfuggire alla profezia dell'oracolo secondo la quale sarebbe morto per mano di un suo figlio. Ulisse, infatti voleva evitare che Telemaco si macchiasse d'un delitto tanto atroce.

Ma il Fato non può essere ingannato e la profezia, si avverò ugualmente, poiché Ulisse fu ucciso da Telegono, figlio suo e di Circe, che non aveva riconosciuto in lui il padre.

Urania
Urania

URÀNIA

1) Οὐρᾰνία, una delle nove Muse: quella dell'Astronomia e della Poesia didascalica, figlia di Zeus e di Mnemosine.

Cosí cantâr le Muse che hanno soggiorno in Olimpo,
le nove figlie nate da Giove signore possente,
Tersícore, Polímnia, Melpòmene, Urania,Talía,
Euterpe, Erato, Clio, Callíope
(Esiodo, Teogonia)

2) Epiteto di Afrodite, come dea dell'amore puro celestiale, opposta ad Afrodite Pandemia, dea dell'amore materiale, volgare.

URANO

Οὐρᾰνός, La Terra generò primamente, a sé simile, Uràno
tutto cosperso di stelle, che tutta potesse coprirla

Figlio e sposo di Gea, con essa generò per primi i Centimani, seguirono i Ciclopi, ma Urano incatenò questi suoi figli e li gettò nel Tartaro. Nacquero poi i Titani Oceano, Ceo, Iperione, Crio, Giapeto e Crono. E le loro sorelle Titanidi: Teti, Rea, Themis, Mnemosyne, Febe, Dione e Thia. Gea soffriva molto per la perdita dei suoi figli scaraventati nel Tartaro, e così convinse i Titani ad assalire loro padre: a Crono, poi, essa diede come arma una falce d'acciaio. Lo assalirono tutti, tranne Oceano: Crono tagliò via i genitali del padre e li gettò in mare, dal sangue uscito Gea concepì le Erinni, i Giganti e le Ninfe Melie, mentre dai genitali caduti in mare nacque Afrodite. Così i Titani detronizzarono il padre, riportarono alla luce i fratelli imprigionati nel Tartaro e affidarono il potere a Crono. Ma il primo provvedimento di Crono fu di rinchiudere di nuovo tutti i suoi fratelli nel Tartaro.

altri approfondimenti Esiodo Teogonia 178 ss.).