Campi Flegrei
Diversi i miti e culti legati all'oltretomba ai Campi Flegrei, il cui nome deriva dal termine greco phlegraios, che significa "ardente".
Sibilla Cumana.
Diverse furono le sibille cumane, la più famosa da Virgilio fu chiamata Deífobe, altri autori la chiamarono Eròfile, Demòfile, Amaltea, ed altri nomi ancora. La sibilla stava in una spelonca presso Cuma e dava responsi, scritti su foglie o orali, che rimanevano sempre oscurissimi.
Alla sibilla Deifobe, Apollo aveva promesso di esaudire qualunque suo desiderio in cambio del suo amore, ella gli chiese di poter vivere tanti anni quanti erano i granelli di sabbia che poteva tenere nella sua mano. Ma, essendo la natura umana poco previdente, si scordò di domandare al dio anche l'eterna giovinezza, che Apollo le offrì in cambio della sua verginità. La donna volendosi mantenere pura, rifiutò l'offerta percui la sibilla iniziò a invecchiare e a rinsecchire, fino divenire simile a una cicala e ad essere appesa in una gabbia del tempio di Apollo. In questa condizione Deifobe aveva solo il desiderio di morire, deiderio che non fu soddisfatto.
Fu lei a guidare Enea nel mondo sotterraneo in cerca di suo padre Anchise.
Cuma L'antro della sibilla.
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Cripta romana
Ricostruzione
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