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Epidauro e il teatro di Palià Epidauros

Antica città stato, sita nella baia di Metana in Argolide, terme di salute e centro religioso, Epidauro era dotata di bagni, alberghi ed abitazioni per i sacerdoti-medici, un tholos, templi, stoà, ginnasio, palestra, stadio e teatro. Il teatro è uno dei meglio conservati dell'antichità. Oggi è usato per presentazioni antiche e moderne del dramma. L'Asclepieia (festa sportiva e drammatica) si teneva ogni 4 anni. Epidauro è attribuita come la patria di Asclepio ed era il centro più celebre del suo culto.

Tradizionalmente si dice che la regione di Epidauro sia stata abitata per prima dai Cari. In tempo arcaico nella regione si coltivava il culto di Malos. Verso il VI° secolo fu fondato il santuario di Apollo e del figlio Asclepio. Il santuario era dedicato ad Apollo, ma nel V° secolo a.C. il culto di Asclepio prese il sopravvento su quello del padre Apollo. Alla fine del V° secolo a.C. ed in tutto il IV° secolo l'Asclepieio crebbe in fama e prestigio. Ogni 4 anni (9 giorni dopo i Giochi di Isthmici) erano tenuti i giochi Panellenici Asclepieia. Verso il 380 a.C. ca. alla competizione furono aggiunte la poesia e gare musicali. Durante il IV° secolo il culto di Asclepio si espanse in tutto il mondo greco. Epidauro fu considerata la patria di Asclepio. In tutta la Grecia furono costruiti più di 200 Asklepieia nuovi, i più notevoli erano quelli di Atene, Kos, e Pergamo. A questo punto il santuario di Epidauro prima disadorno, fu riempito con offerte votive e monumenti. La fama e la prosperità continuarono in tutto il periodo ellenistico.

Nell'87 a.C. il santuario di Epidauro fu saccheggiato da Silla e nel 67 a.C. dai pirati. Nel II° secolo d.C. il santuario godette un nuovo periodo di prestigio dovuto ai romani che adorarono i nuovi dei. Nel 395 d.C. i goti fecero scorrerie al santuario. Con la dominazione romana decadde e perse definitivamente d'importanza verso la fine del III secolo d.C. Anche se il culto degli dei antichi decadde per effetto del Cristianesimo, il santuario di Epidauro fu noto fino la metà del V° secolo d.C. come centro cristiano di salute.

Tra i resti archeologici della città vi è uno splendido ed immenso teatro in ottimo stato di conservazione. Quando fu costruito (la tradizione lo vuole come opera di Policleto il Giovane) all'inizio del III sec. a.C. il teatro ospitava 6200 spettatori, successivamente, nel II sec. a.C. fu ampliato e la sua capienza divenne di 12300 spettatori. Per la sua eccellente acustica, ancora oggi il teatro è utilizzato per spettacoli di prosa e concerti. Adesso andiamo a vedere alcuni dati mitologici della città:

DÀMIA, dea della fertilità e dell'abbondanza, era particolarmente venerata a Epidauro, Egina, Trezene e nella Magna Grecia. Assimilata dai Romani alla dea Bona degli Umbri e dei Sabini (affine alla dea Cupra dei Piceni). Sua accompagnatrice era Auxesia, ninfa cretese che venne lapidata nel corso di una rivolta mentre accompagnava Dàmia a Trezene. Anche Auxesia venne venerata come dea della fertilità.

PERIFETE, figlio di Efesto e Anticlea, uccideva chi passava da Epidauro, venne ucciso da Teseo.

ASCLEPIO, (gr. Asklepiós), dio della medicina, figlio di Apollo e di Coronide. Per Omero era l'eroe istruito alla medicina dal centauro Chirone. Atena gli aveva donato il sangue della Gorgone col quale poteva risuscitare i morti (altre fonti sostengono che egli apprese quest'arte vedendo un serpente che ne risuscitava un altro mediante un'erba). Asclepio risuscitò molti eroi quali: Capaneo, Glauco, Imeneo, Ippolito, Orione e Tindaro, allora Ade, temendo per il suo regno, istigò Zeus a fulminarlo. Venerato come dio della medicina, lo si raffigurava barbuto, armato di una verga attorno alla quale si attorcigliavano due serpenti (simboli della perenne rinnovazione della vita nella natura), simboli del dio erano pure una coppa e un gallo. Il maggiore luogo di culto fu Epidauro. I Romani lo chiamarono Esculapio (Aesculapius).

ASCLEPIEO, santuario di Asclepio. In tutta la Grecia gli asclepiei erano numerosi (Atene, Coo, Epidauro, Pergamo, Tricca); situati in luoghi salubri, avevano la funzione di ospedali e di santuari. I sacerdoti trasmettevano il culto di padre in figlio e i consulti avvenivano a mezzo di oracoli. Famoso era l'oracolo di Asclepio a Epidauro.

Adesso andiamo a leggere su qualcuno dei personaggi illustri di Epidauro:

TEODOTO, architetto e scultore della prima metà del sec. IV a.C. Costruì il tempietto dorico periptero a Epidauro, dedicato ad Asclepio, si occupò anche della decorazione plastica.

TIMOTEO, scultore della prima metà del IV sec a.C. Lavorò, soprattutto marmi, e si ispirò sullo stile di Fidia. Lavorò alla finitura del tempio di Asclepio a Epidauro (acroteri occidentali). È opera sua la statua acefala di Epione, moglie di Asclepio, conservata al Museo Nazionale di Atene. Tra le altre opere: "Leda e il cigno", "Artemide" e una testa di "Pallade giovinetta".

TRASIMEDE, scultore della prima metà del IV sec. a.C.. Autore della statua di Asclepio nel tempio di Epidauro e del rivestimento della porta e del soffitto del tempio.

POLICLETO il Giovane, architetto visse nel IV sec. a.C. Secondo Pausania, fu autore della tholos e del teatro di Epidauro, testimonianza di uno stile artistico raffinato ed incisivo.

PANFILA erudita di Epidauro (I sec. d.C.).Vissuta al tempo di Nerone, la sua opera più importante fu una "Miscellanea storica" in trentatré libri.